basket1500x500La Psicologia dello Sport è una disciplina relativamente nuova, nata nel 1960 in Italia per volere di uno psichiatra italiano, il prof. Ferruccio Antonelli.

Trova le sue basi teoriche dal convergere delle Scienze dello Sport e della Psicologia Applicata e si occupa di tutti gli aspetti psicologici direttamente ed indirettamente connessi all’attività sportiva e motoria in ogni fascia di età ed ad ogni livello.

Dalla corretta comunicazione da parte degli Educatori sportivi ai bambini delle scuole elementari, alla motivazione alla ginnastica dolce degli anziani, dall’ansia pregara dell’atleta agonista alle indicazioni che le Società sportive devono impartire ai genitori di atleti adolescenti, dalla osservazione delle dinamiche di gruppo presenti in una squadra alla leadership dell’allenatore, eccetera.

La Psicologia dello Sport deve essere praticata da personale qualificato e formato con un master post universitario o un corso di perfezionamento universitario riconosciuto (non dovrebbero essere ammesse improvvisazioni).

Seguendo le leggi di mercato, è maggiormente richiesta dove c’è lo sport professionistico o di alto livello (che mediamente hanno maggiori disponibilità economiche).

In conseguenza di ciò, questa disciplina è presente sul territorio nazionale a macchia di leopardo e non è ancora riuscita ed integrata nelle società e nelle federazioni sportive come la Medicina dello Sport.

Ci si auspica che nel prossimo futuro, come nella maggior parte delle Nazioni Europee e degli USA, grazie a nuovi giovani e qualificati operatori del settore ed al contemporaneo evolversi del livello culturale sportivo nazionale, questa branca possa essere definitivamente riconosciuta ed utilizzata in tutto il mondo sportivo italiano. Per maggiori informazioni vai su: www.psicologiasportiva.it