Chi ha visto il film “A Beautiful Mind” ha avuto modo di capire cosa può accadere ad una persona quando la malattia mentale grave prende il possesso della sua mente.
L’esame di realtà viene inesorabilmente alterato e la persona comincia (dall’esordio della malattia) a vivere un’altra vita, in un altro mondo.
Ogni nuovo incontro può essere percepito come ostile, il modo di associare le cose cambia, si struttura la convinzione che l’ordine degli eventi acquisti un nuovo significato e l’esistenza dell’individuo comincia a ruotare attorno a questa nuova realtà.
Tipici di questi Disturbi sono i deliri e le allucinazioni.
I deliri sono delle convinzioni inattaccabili che il paziente struttura anche di fronte ad evidenze concrete che dimostrino il contrario.
Le allucinazioni (uditive e visive in particolare) sono invece delle “visioni” di cose o persone che solo il soggetto “riesce” a vedere in assenza totale di uno stimolo simile.
Da queste poche righe, è evidente che la persona affetta da questi disturbi non ha una piena coscienza di malattia e spesso sono i familiari a condurre il congiunto da un Medico.
Questa è la più grave condizione psichiatrica possibile. E’ necessario intervenire con fermezza e tempestività prima che la malattia peggiori e faccia il suo naturale decorso.
Quando, sessanta anni fa, i farmaci antipsicotici non c’erano la peggiore di questi disturbi (la Schizofrenia) veniva chiamata Demenza Precoce per l’evoluzione cui andavano incontro i pazienti che ne erano affetti.
Fortunatamente la Medicina Tradizionale fondata sulle evidenze scientifiche, negli ultimi anni ha permesso una cura più efficace per questi pazienti grazie ai NEUROLETTICI DI NUOVA GENERAZIONE che, a fronte di una notevole riduzione degli effetti collaterali, permettono attualmente una vita sufficientemente dignitosa a queste sfortunate persone.
In questi casi, si DEVE ricorrere allo Specialista Psichiatra (meglio se del Sistema Sanitario Nazionale) poiché il trattamento dura per tutta la vita e per poter ricorrere più facilmente alla rete di Servizi Residenziali (Comunità) e Semi Residenziali (Centri Diurni) strutturati in Italia proprio per la Cura e la Riabilitazione Psichiatrica necessaria per un graduale reinserimento nella società.
La psicoterapia in questi casi è poco consigliata. Più efficaci sono i colloqui di Psicoeducazione attuati da personale qualificato (per lo più psicologi ed educatori specializzati) con i familiari dei pazienti per dar loro tutte le informazioni necessarie per aiutare il loro parente ad accettare la malattia e le cure.